Vai al contenuto

Incentivo all’esodo – buonuscita

Incentivo all’esodo – buonuscita – verbale di conciliazione

In Italia il cd. costo del lavoro ha raggiunto livelli difficilmente sostenibili da parte dei datori di lavoro: tale circostanza spinge questi ultimi a ricercare degli accordi economici con i propri dipendenti per risolvere il rapporto lavorativo in corso e, così, sul lungo periodo, non sostenere un costo.

A tal fine è frequente che il datore di lavoro proponga ai propri dipendenti di interrompere il rapporto lavorativo a fronte del pagamento di un quantum da concordare tra le parti: naturalmente il problema principale è costituito dall’individuazione dell’importo che il datore di lavoro offre per la risoluzione del rapporto.

Non esiste una normativa che sancisca quale sia l’indennizzo congruo per risolvere il rapporto, anche perché nessuna somma di denaro può sopperire alla perdita del posto di lavoro: occorre dunque cercare di massimizzare la buonuscita operando nei limiti sanciti dalla legislazione nazionale.

La scelta migliore è quella di affidarsi ad un Avvocato del Lavoro il quale, operando nel settore, possiede giuridicamente le competenze necessarie per affrontare tale fase della vita lavorativa.

Per valutare la bontà dell’accordo, infatti, è necessario ponderare una serie di elementi, i quali devono essere valutati congiuntamente tra loro: trattasi del profilo economico e di quello normativo.

Non è sufficiente, infatti, soffermarsi solo ed esclusivamente ad analizzare la somma di denaro che viene offerta dal datore per chiudere il rapporto, ma è altresì necessario esaminare gli elementi normativi dell’accordo, tra i quali le modalità di risoluzione del rapporto di lavoro, il pagamento o meno del preavviso, la gestione dei benefit, i titoli di erogazione delle somme di denaro, la possibilità di outplacement, le referenze, i sussidi pubblici spettanti a seguito dell’interruzione del rapporto.

Ognuno di questi elementi assumono un rilievo determinante nel corso della trattativa.

L’elemento alla base di qualsivoglia richiesta economica, tuttavia, è sempre costituto dalla forza negoziale del lavoratore, ovvero occorre capire quali siano i motivi posti alla base della volontà di risolvere il rapporto da parte della società: sono fondati oppure no. Tale valutazione assume un rilievo decisivo ed influisce, fino a determinare, il quantum dell’accordo.

Contattaci e saremo lieti di assisterti nella risoluzione del rapporto di lavoro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *