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Licenziamento disciplinare per falsa attestazione dell’orario di lavoro

Con sentenza n. 10842 del 25 maggio 2016 la Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento del dipendente che aveva fatto registrare la sua presenza in servizio da un collega, tramite il proprio badge: il sistema di rilevazione era stato alterato solo una volta, per cinquanta minuti ed il ritardo del dipendente era dovuto ad un incidente stradale.

La Suprema Corte ha rilevato che la sanzione del licenziamento è proporzionata, in quanto non si tratta di una mera violazione delle formalità prescritte per la rilevazione delle presenze: attraverso tale modalità di condotta, infatti, il lavoratore può ottenere un compenso per lavoro non effettuato o, comunque, una riduzione dell’orario di lavoro, tenuto conto, altresì, che era stata divulgata una circolare aziendale secondo cui il badge doveva restare nella disponibilità del titolare.

Il dipendente avrebbe quindi dovuto comunicare il ritardo al datore, anziché mettere in piedi un meccanismo per alterare il controllo delle presenze; il comportamento del lavoratore, peraltro, è censurabile per il suo “disvalore ambientale”, in quanto fornisce un cattivo esempio nei confronti degli altri dipendenti.

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