L’ultimo decreto Sostegni ha stabilito lo sblocco dei licenziamenti dei lavoratori, fissando due precise date che variano a seconda del tipo di azienda, o meglio, a seconda del tipo di ammortizzatore sociale di cui la stessa sta beneficiando.
Come è noto, più di un anno fa, a causa della crisi economica determinata dalla pandemia da Covid19, il governo Conte bis aveva disposto, a tutela di un gran numero di lavoratori italiani, il blocco dei licenziamenti, sia in forma collettiva che individuale.
In alternativa, le aziende in difficoltà hanno potuto usufruire dello strumento della cassa integrazione (CIG), volto a coprire il costo del lavoro dei dipendenti dei quali le imprese non hanno avuto bisogno a causa del calo della domanda di alcuni beni o servizi, specialmente nei settori più colpiti dalla crisi pandemica, come, ad esempio, quello della ristorazione.
Il blocco dei licenziamenti non trova però applicazione per la cessazione definitiva dell’attività di impresa, qualora un’azienda dichiari fallimento o debba essere firmato un accordo con i sindacati.
Come già anticipato, le date relative allo sblocco dei licenziamenti sono due: il 30 giugno 2021 e il 31 ottobre 2021.
Quanto allo sblocco del 30 giugno, a partire dal giorno successivo potranno iniziare a licenziare le aziende che usufruiscono della cassa integrazione ordinaria (CIGO), soprattutto quelle del settore industriale. Le aziende in questione avranno la possibilità di fruire di ulteriori 13 settimane gratuite di CIGO con causale Covid19 e, terminato tale periodo, potranno licenziare i propri dipendenti che considerino in esubero.
La data del 31 ottobre 2021 è invece quella relativa allo sblocco dei licenziamenti per tutte le altre aziende, ossia quelle che hanno beneficiato dal 1° aprile al 31 dicembre 2021 di 28 settimane di assegni ordinari a carico del fondo di integrazione salariale (FIS) o di cassa integrazione in deroga (CIGD). In altre parole, si tratta di quelle aziende che non hanno beneficiato dello strumento della cassa integrazione ordinaria (CIGO).
È stato annunciato che lo sblocco dei licenziamenti avverrà in maniera graduale e verranno adottate specifiche misure per gestire le crisi aziendali.
Inoltre, il decreto Sostegni ha stabilito per tutto il 2021 la deroga sulle causali dei contratti a tempo determinato, cioè possono essere rinnovati e prorogati i contratti a termine, per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta senza indicare le causali ordinariamente previste, fermo restando il limite massimo di durata pari a 24 mesi.